All'EUROVENT KÄLTE KOLLOQUIUM 2024 di Wiesbaden, in Germania, LU-VE S.p.A. ha presentato a nome dei membri del gruppo di lavoro Eurovent Heat Exchanger (HE). Partendo da un'introduzione alla certificazione Eurovent e al programma Heat Exchanger, la presentazione si è poi spostata sulla CO2: Principi termodinamici. Un caso di studio ha mostrato l'influenza di un raffreddatore di gas a CO2 non certificato, mentre la presentazione si è conclusa sul tema dei raffreddatori di gas adiabatici.
Per due giorni, dal 4 al 5 giugno 2024, operatori, progettisti e produttori hanno esplorato sistemi di refrigerazione affidabili per la catena del freddo, "Dalla fattoria al supermercato", a Wiesbaden, in Germania. Un programma tecnico completo ha portato i delegati dalla teoria alla pratica, con un mix di seminari ed escursioni, perfettamente combinati per incoraggiare l'apprendimento, la discussione e il networking in un ambiente stimolante.
Organizzato da Eurovent Certification e COOLPLAN, con i media partner CCI e KKA, il primo giorno è stato ospitato nello storico Kloster Eberbach. L'ampio programma tecnico ha esaminato le ultime tendenze in materia di refrigerazione e decarbonizzazione e ha affrontato con coraggio questioni quali le prestazioni insufficienti e il loro impatto sulla qualità degli alimenti e sull'efficienza energetica.
Il secondo giorno ha messo in pratica la teoria, con la possibilità di esplorare la tecnologia della catena del freddo nel suo habitat naturale, con escursioni in un mercato agricolo verde e in un magazzino logistico NH3/CO2.
Stefano Filippini, Direttore Innovazione di LU-VE S.p.A. ha presentato la sesta presentazione del primo giorno. Ha iniziato con un'introduzione alla certificazione Eurovent e al programma Scambiatori di Calore, trattando i gruppi di prodotti certificati: Raffreddatori ad aria ad espansione diretta (Dx) con HFC, Raffreddatori ad aria Dx con CO2, Condensatori raffreddati ad aria, Raffreddatori a gas CO2 e Raffreddatori a secco. Stefano ha sottolineato come il principio della certificazione di tutti i prodotti garantisca la sicurezza del marchio, in quanto tutti i prodotti della gamma sono stati sottoposti al processo di certificazione. Inoltre, ha sottolineato la grande importanza del processo di sorveglianza, che significa che la certificazione dei prodotti è un processo continuo.
Stefano ha poi posto la domanda "perché utilizzare prodotti certificati?", sottolineando aspetti chiave come le prestazioni garantite in termini di consumo energetico dei ventilatori, volume del flusso d'aria, potenza sonora e area dello scambiatore di calore, e il loro impatto combinato sull'efficienza del circuito di refrigerazione. Ha inoltre posto l'attenzione sul fatto che i fattori di correzione Eurovent, che si basano sempre sul consenso del settore, non vengono applicati dai produttori non certificati. Approfondendo l'argomento, Stefano ha esplorato l'influenza della temperatura sull'efficienza del ciclo e l'impatto sulla qualità degli alimenti.
Diventando più tecnico, Stefano ha proseguito con "CO2: Principi termodinamici". Ha spiegato l'influenza della termodinamica sulla qualità degli alimenti, l'impatto della pressione della CO2 e le linee guida Eurovent sul dimensionamento dei raffreddatori a gas. Passando alla resa termica rispetto alla pressione della CO2 nel refrigeratore a gas, Stefano ha confrontato un'unità certificata con una non certificata. Questo è stato solo un riscaldamento per la parte successiva della sua presentazione, in cui ci ha guidato attraverso una simulazione di CO2.
Il caso di studio riguardava l'influenza di un raffreddatore a gas a CO2 non certificato sul consumo annuale di elettricità (e sui costi dell'elettricità) di un sistema di refrigerazione. Stefano ha spiegato come sono state effettuate le simulazioni, ha rivelato i risultati e ha spiegato perché se si acquista un prodotto con prestazioni difettose, è dannoso per il consumo energetico, per la comunità e per l'ambiente.
Il prossimo argomento di Stefanos sono stati i raffreddatori a gas adiabatici. Ha fornito una breve panoramica della tecnologia e delle possibilità di ridurre la temperatura di uscita della CO2 per aumentare il COP del sistema di refrigerazione. Ha utilizzato un esempio reale di un supermercato a Gorinchem (Paesi Bassi), prima di concludere le sue conclusioni sulla CO2 come refrigerante, la certificazione, la tecnologia dei refrigeratori a gas CO2 e il greenwashing. Stefano ha concluso rispondendo alle domande dei presenti.
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